Viaggiare in Van!

Mi sono svegliata alle 7 stamattina con il suono dell’oceano e dei gabbiani.

Mi sono alzata e intorno a me c’erano già i primi pescatori e i primi surfisti che si dirigevano in spiaggia, piuttosto incuriositi nel vedere una donna sola a quell’ora di mattina in questo piccolo paesino di pescatori sull’estuario del fiume Tejo (Tago in italiano) . Io, dal mio canto, sorpresa più di loro di essere già esposta agli sguardi altrui così presto, mi sono messa i pantaloni e sono andata anche io verso la spiaggia per la mia pratica mista di tai chi e yoga.

viaggiare in van

In questi giorni il mio conto in banca ha ben 3200 euro in meno. Dopo un annetto di vari pensieri molto vaghi sulla vita in case mobili, da due giorni sono proprietaria di un mezzo a quattro ruote che contiene un letto matrimoniale. Ci posso stare seduta dentro e scrivere al computer (o meditare) senza sbattere la testa sul tetto (o quasi). Ho una paura mortale a fare le manovre e mettere la prima ai semafori. Non so mai quanto sono lunga e se entrerò nel parcheggio che voglio fare. Quando incontro lo sguardo di un altro autista, mi viene da ridere al pensiero di cosa debbano pensare di una persona così piccola alla guida di una cosa così grande. Ma più che altro, per la prima volta nella mia vita, posseggo qualcosa che sia più di dimensioni superiori a quelle di un computer.

È del 98 e si chiama Vito, Mercedes Vito. In questo momento ci sono distesa dentro a scrivere, davanti alla spiaggia del piccolo paesino di Cova do Vapor, dove l’Associazione degli Abitanti di Cova do Vapor sembra essere l’unico luogo di aggregazione a parte qualche bar aperto (fino a tarda notte in realtà).

viaggiare in van in portogallo

Subito dopo aver comprato il van ho pensato che saprei cosa dire alla mia me stessa 20enne. Le direi “Vivi serena, un giorno avrai un van e ti sveglierai davanti a spiagge diverse ogni mattina”. 

Chi lo avrebbe mai detto che sarei finita in Portogallo, svegliandomi davanti all’oceano in un van! E se lo avessi saputo, quanto sarei stata più serena e fiduciosa verso me stessa!

Perciò ecco qualche consiglio, se anche voi state pensando di comprare un van. 

  1. Cercate subito pareri di gente che se ne intende: amici meccanici, meccanici del posto
  2. Informatevi bene circa assicurazione, bollo, passaggio di proprietà e leggi sulla circolazione delle diverse classi di mezzi (in Portogallo il bollo e le volture sono economicissime rispetto all’Italia, e anche per questo sono arrivata a questa scelta)
  3. Fatevi coraggio e anche se, come me, non ci capite niente fate finta di caopirci. Quando andate a vedere i mezzi, fate foto da far poi vedere a chi di dovere
  4. Se come me non siete tanto per il fai da te e optate per un van già attrezzato, assicuratevi che abbia un qualche tipo di isolamento

Consigli in specifico per guidare in Portogallo:

  • Attenti alla segnaletica stradale, è piuttosto povera ed ambigua a tratti
  • Le autostrade a volte si pagano all’uscita, a volte un tot standard all’entrata, a volte ripetutamente e insensatamente.
  • Ci sono però buone superstrade gratuite che affiancano le autostrade

Bè, detto questo, immagino che seguiranno altri articoli di viaggi on-the-road in Portogallo! Seguitemi se siete interessati e mandatemi i vostri contributi se li avete!

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