
Circa 6 mesi fa un mio amico di Lisbona mi menzionò casualmente Ericeira, una cittadina sull’oceano alla quale potevamo arrivare con il nostro abbonamento metropolitano di Lisbona.
Questo nome, da quel momento, ha iniziato a richiamarmi a sé: il paesino sull’oceano a Nord di Lisbona.
E non che non ce ne siano di paesini affacciati sull’oceano. Ce ne sono assai. A sud Costa de Caparica, Setúbal, Sesimbra. A Nord Cascais o Cabo de Roca. Ma il nome Ericeira evocò subito in me un’idea di qualcosa di speciale. Ci risuonava dentro qualcosa di ellenico e magestico.
Eccomi qua qualche mese dopo: vivendo in un van in un piccolo paesello a 15 minuti di Ericeira.
Posso confermare che non ha niente di magestico. Diciamo che tra le località che ho visto fino ad adesso a Lisbona c’è ben poco che definirei magestico.




Piuttosto c’è molta Semplicità, autenticità, modestia. Così era sicuramente Ericeira qualche anno fa. Un paesello con le case bianche con i cornicioni blu. Poi sono arrivati i surfisti e si sono innamorati delle onde. Adesso Ericeira ha molti caffè che servono frullati detox e cappuccini, proprio come Bali o Byron Bay. Eppure mantiene la sua vita semplice fatta di pescatori che si svegliano all’alba e signore affacciate alle finestre incorniciate da fiori rossi.
Durante il giorno lavoro in un centro yoga, il pomeriggio cerco angoli con tavolini affacciati vista oceano per lavorare, al tramonto cammino sulle scogliere sfidando il vento.
Non c’è molto da fare qua se non fai surf. C’è una biblioteca, i ristoranti per i turisti, qualche bar. Non c’è la vita di Lisbona, non ci sono le macchine e le persone indaffarate. C’è semplicità e bellezza. E mi viene da pensare: ho bisogno forse di altro?